MARCO SECHI
Il metodo storiografico che afferisce a un dialogo tra geografia, storia e scienze sociali non è un vezzo stravagante. Ha delle origini notevoli. Risalgono alla metà del XIX secolo con il Positivismo francese.
FRANCESCA ZANASI
Un approccio ideologico e identitario con lo scopo di “forgiare” a propria misura i cittadini di domani ma anche i pericoli del controllo sui giovani che vengono dal decreto Sicurezza.
ERMANNO MERLO
L’Eccomi ci insegna la via di un’adesione storico salvifica a un’identità di senso. Ci spiega che oltre il dolore, la sofferenza, l’impossibilità possiamo sempre trovare la ragione d’essere che ci scaldi il cuore. Quella Veritas lucens et reguardens di S. Agostino, quella verità che è libertà, che è fino in fondo volontà dell’amore.
GIUSEPPE TERI
Intervento tenuto al laboratorio teatrale “Ri-costituente”, promosso da Libertà e Giustizia, in collaborazione con il gruppo teatrale della Dual band, su “Storie, scelte e azioni che hanno trasformato la società e la convivenza, nello spirito della Costituzione e del suo dover essere”.
GIANCARLO BURGHI
Da oggi abbiamo un punto fermo nel nostro lavoro di docenti ed educatori: nella direzione esattamente opposta a quanto ci indicano le Linee guida del Ministro Valditara.
OUIDAD BAKKALI
La cittadinanza come concetto premio a cui pensa il governo è fallimentare e discriminante.
PAOLO SETTI CARRARO
Tra poche settimane la più grande democrazia occidentale eleggerà la sua guida futura. Un messaggio chiaro e drammatico ne emerge: do something, che ognuno faccia qualcosa, la sua parte in questa scelta. Questo messaggio non è per nulla diverso da quello che Giovanni Falcone ci trasmise anni addietro. Questo paese ha bisogno che ognuno faccia la sua parte, nonostante la stanchezza e la delusione. Ognuno di noi può fare qualcosa per migliorare la qualità della vita e del bene comune, perché l’esempio è il miglior insegnamento possibile che possiamo dare ai giovani.
MARCO LEONARDI
Il problema principale delle imprese adesso non sono gli investimenti ma trovare persone che abbiano competenze per lavorare ai nuovi prodotti dei nuovi mercati.
ANDREA FODALE
Con il decreto flussi 2023, il governo Meloni ha stanziato un tetto a 136.000 unità per il numero di lavoratori non comunitari che potranno fare ingresso regolarmente in Italia nel 2024.
52.770 sono gli ingressi per lavoro subordinato non stagionale, 680 quelli per lavoro autonomo e 82.550 per lavoro subordinato stagionale. Il risultato è una forte disparità fra l’offerta e la domanda di posti di lavoro.
MARCO LEONARDI
Il governo ha sostituito il reddito di cittadinanza per tutte le persone di 18-59 anni in una misura condizionata alla formazione. Ma questa misura non funziona e i percettori si sono ridotti di quasi 1 milione. Tanto vale trasformarla in un integrazione al reddito per chi lavora ma guadagna molto poco. È il meglio che si può fare in attesa del salario minimo legale.