Disservizi e pendolari lombardi
I RAPPRESENTANTI DEI VIAGGIATORI ALLA CONFERENZA TPL REGIONE LOMBARDIA*
Annunciato un 2025 da lacrime e sangue per i pendolari lombardi. Come se non bastassero i quotidiani disservizi, alla Conferenza del Trasporto Pubblico Locale della Lombardia è stata presentata una lista infinita di interruzioni programmate per lavori. Nel corso della riunione del 30 ottobre 2024 sono state presentate le prossime principali cantierizzazioni sulle linee ferroviarie lombarde.
Per essere chiari, per la rete RFI si parla di oltre 40 cantieri. Molti di questi comportano la chiusura di linee o tratte ferroviarie per settimane o per mesi, o anche anni, come per la Milano-Bergamo via Carnate da Ponte S. Pietro a Bergamo o la Como Albate-Lecco.
Inoltre, sono previste chiusure parziali anche per la Stazione Centrale di Milano e la stazione di Milano Porta Garibaldi. A causa dell’elevato numero di servizi che vi fanno capo, avranno presumibilmente un serio impatto sulla circolazione. Contemporaneamente è anche prevista la chiusura del Passante ferroviario di Milano nel mese di agosto.
Ulteriori pesanti interruzioni riguarderanno la linea Milano-Genova e la linea Milano-Domodossola. Relativamente all’area nord-est, spicca l’interruzione della linea Lecco-Sondrio-Tirano e Colico-Chiavenna, nonché la Monza-Molteno-Lecco, la Como-Lecco e la ben nota Milano-Bergamo via Carnate da Ponte S. Pietro a Bergamo. Queste ultime due rimarranno chiuse anche tutto il 2026. Non si può che restare esterrefatti e basiti. In assenza di un forte e deciso intervento da parte del Governo regionale e nazionale, si prospetterà con ogni probabilità un periodo di lacrime e sangue per i pendolari e gli utenti del trasporto ferroviario della Lombardia.
Nessuna alternativa ipotizzata per rimediare ai disservizi
I disservizi di questo periodo, assolutamente inaccettabili potrebbero essere niente in confronto a quanto accadrà nel corso del prossimo anno. Non vediamo adeguati provvedimenti da parte delle istituzioni per porvi rimedio.
In molti casi non sarà possibile organizzare adeguati servizi sostitutivi con autobus per far fronte a tutte le esigenze. In altre parole, molti pendolari e viaggiatori rischiano di essere lasciati a piedi. Non si può ignorare che, sinora, è anche del tutto mancato il benché minimo coinvolgimento del territorio. In particolare non sono stati interpellati enti locali e rappresentanti degli utenti e dei viaggiatori nella programmazione dei lavori e dei servizi sostitutivi.
In alcune località non vi è neppure modo di far passare gli autobus in numero adeguato per trasportare tutti i pendolari e i turisti. Questo avviene in particolare nel caso di Varenna. Tra Lecco e Colico, sommando le varie chiusure, per almeno metà dei week end del 2025 le località rivierasche saranno prive di servizio ferroviario.
È necessario coinvolgere tutti gli enti locali
Riteniamo assolutamente necessario che Regione Lombardia attivi immediatamente un tavolo, aperto agli enti locali, ai Rappresentanti dei Viaggiatori e ai Comitati dei Pendolari. Deve consentire, tra l’altro, di rivedere le priorità e l’entità dei lavori previsti, al fine di minimizzare i tempi di chiusura e l’impatto sul servizio. Ci sembra, tra l’altro, che alcuni lavori non siano di particolare urgenza. Possano essere differiti, in modo almeno da evitare le sovrapposizioni. È il caso, per esempio, del nodo di Milano. La concomitanza dei lavori in tre infrastrutture cruciali potrebbe portare al blocco completo della circolazione. Le conseguenze sono evidentemente drammatiche per pendolari e utenti.
Indennizzi e biglietti comunque validi per i pendolari
Occorre, inoltre, rivedere la programmazione. Bisogna fare in modo che la durata dei lavori sia la più breve possibile. I cantieri dovrebbero essere aperti e operativi 24 h e 7 giorni su 7.
Infine, non è assolutamente accettabile far pagare biglietto o abbonamento a tariffa piena a lavoratori, studenti e turisti. Oltretutto, rischieranno persino di rimanere a piedi.
È necessario e irrinunciabile che:
• i pendolari delle linee e tratte interessate dalle interruzioni del servizio possano utilizzare i mezzi di TPL urbani ed extraurbani con il titolo di viaggio valido sul treno;
• venga erogato l’indennizzo previsto dall’apposito Regolamento Europeo per ritardi e soppressioni dei servizi ferroviari. In Lombardia è pari al 30% del prezzo dell’abbonamento, da riconoscere anche ai possessori di titolo integrato.
chiusure di tratte più prolungate o gravi limitazioni all’esercizio >
* Franco Aggio • Manuel Carati • Giorgio Dahò • Francesco Ninno