Osservatorio Economia e Società Napoli
PIER PAOLO BARETTA • Assessore al bilancio del Comune di Napoli
Quando abbiamo cominciato due anni e mezzo fa questa straordinaria avventura amministrativa la città era abbandonata a sé stessa. Il Comune era al collasso finanziario e organizzativo. Con coraggio, determinazione e una visione, ci siamo rimboccati le maniche e oggi la situazione è diversa.
La Città è cresciuta. Non solo per merito nostro, ieri abbiamo visto la dimensione importante del turismo, ma anche per merito nostro. Oggi Napoli è più attrattiva, non solo per i turisti ma per gli stessi napoletani. Ci sono assunzioni in Comune, il PNRR e gli altri progetti in cantiere, il nuovo piano urbanistico (di cui abbiamo avuto un primo importante approccio in Consiglio Comunale ieri l’altro), i servizi di mobilità, igiene e decoro urbano e, non ultimo, il debito che si riduce e le entrate che aumentano.
Inoltre, sul piano nazionale e internazionale, Napoli esercita, in questo frangente storico, un ruolo leader in molti campi culturali e produttivi. Qui, c’è anche del nostro. Questo processo di trasformazione e crescita comporta una maggiore complessità dei processi economici e sociali. Anche perché permangono contraddizioni e disuguaglianze.
Si apre una nuova stagione
Anche noi siamo diversi. Siamo cresciuti in numero, in competenza, in esperienza. Anche per noi si pone una nuova complessità. Questa nuova complessità ha bisogno di un sistema di governo sempre più elaborato. Siamo sulla buona strada. Siamo di fronte a una nuova stagione che ha bisogno di un salto di qualità nella governance e nella partecipazione. Parlando al G7 sulla IA, definendola uno “strumento affascinante e tremendo”, papa Francesco ha operato una sottile quanto significativa distinzione tra scelta e decisione.
La macchina – ha detto – utilizza algoritmi costruiti con “criteri ben definiti o su inferenze statistiche”. Su questa base fa delle scelte. Ma “l’essere umano, invece, non solo sceglie, ma in cuor suo è capace di decidere. La decisione è un elemento che potremmo definire maggiormente strategico di una scelta e richiede una valutazione pratica. A volte, spesso nel difficile compito del governare, siamo chiamati a decidere con conseguenze anche su molte persone.”
Sia le scelte che ci attendono, ancor di più le decisioni che ci spettano nella crescente complessità, necessitano di elementi, dati, informazioni, analisi originali, che siano il prodotto della sensibilità e della idea di città che vogliamo affermare.
Insomma, per decidere bisogna conoscere.
Ecco perché nasce l’osservatorio di Economia e Società del Comune di Napoli, che oggi presentiamo. Perché un osservatorio sulla realtà napoletana fatto in proprio quando Napoli ha 5 Università? Peraltro sia il professor Vecchione che lo coordina e presenterà che i componenti esterni sono tutti docenti universitari. Ne fanno parte Paola de Viva (Federico II), Giuseppe Lucio Gaeta (l’Orientale), Francesco Izzo (Vanvitelli), Benedetta Parenti (l’Orientale). Oltre a loro, alla relazione di questo rapporto, hanno contribuito Claudia Gargiulo, la Ragioniera generale del Comune, Paola Sabadin, responsabile del settore entrate e Salvatore Biondo dell’Ifel.
Garantiamo la nostra autonomia
Perché in proprio quando le categorie economiche e sociali producono frequentemente analisi interessanti? Lo facciamo in house, perché ci interessa proporre una lettura di Napoli dal punto di vista della sensibilità politico-sociale e dalla visione di città che questa amministrazione, che noi, che il Sindaco vuole realizzare.
In proprio perché vogliamo garantire un’indagine, una conoscenza autonoma, indipendente e propositiva. Siamo la terza città d’Italia, la ottava metropoli europea, la più importante del sud e abbiamo un target da rispettare.
In questo primo rapporto facciamo un’analisi generale. Un primo sguardo d’insieme spazia dalla demografia (che conferma quanto anche banca d’Italia ha rilevato ieri per la Campania: invecchiamento, ma anche gioventù…), alle attività economiche (a cominciare dal Pil, per arrivare più avanti ai parametri di sostenibilità), al bilancio e alle Entrate. Sono capitoli ai quali abbiamo dedicato uno spazio significativo.
Andiamo avanti per consolidare il processo in corso
Ma continueremo e, nelle prossime edizioni, approfondiremo le diverse materie con i diversi assessorati. Da questo primo osservatorio emerge quanto la città avverta su sé stessa e gli osservatori esterni riscontrano. È una città viva, dinamica, con evidenti realizzazioni, con forti disomogeneità, ma con importanti margini di crescita.
In sintesi sono due i messaggi principali per i decisori. Siamo una città in movimento e nella quale forse per la prima volta le opportunità pareggiano le difficoltà. Non è poco! In un quadro generale di incertezza è necessario e doveroso cogliere queste due condizioni e fare in modo che questo processo si consolidi. Questo è l’impegno che abbiamo davanti a noi in questi due anni e mezzo di consigliatura. Questo primo rapporto e quelli che seguiranno ci aiuteranno a realizzarlo nel modo migliore.
Introduzione in Sala Giunta del 21.06.2024