Seconda Assemblea Permanente sul Clima
ANNARITA SICA MEMBRO PERMANENTE
Il focus della Seconda Assemblea Permanente sul Clima a Milano è stato la presentazione dei temi su cui andare a lavorare, allo scopo di presentare a fine lavori, all’Amministrazione Comunale cittadina, dei progetti concreti e fattibili che potranno essere realizzati con l’obiettivo di perseguire gli obiettivi programmatici prefissati.
I cinque temi proposti per il 2024
- equità e sostenibilità nell’accesso all’energia e inizio dei gruppi di lavoro;
- mobilità e qualità dell’aria: gestione delle auto e dei parcheggi;
- eventi estremi e comunicazione del rischio;
- sostenibilità dei tempi e degli orari della città;
- stili di vita sostenibili e consapevoli.
Tutti i temi proposti hanno riscontrato l’interesse dell’assemblea e ogni partecipante ha scelto a quale tema lavorare, spinto dal maggiore interesse o dalla più marcata propensione a un tema piuttosto che a un altro, nella consapevolezza collettiva che si tratta di temi non solo fortemente interconnessi tra di loro, ma estremamente capaci di influenzarsi e di generare effetti sulla qualità di vita cittadina e, più in generale, sull’ecosistema del territorio.
Cosa è il carbon footprint
L’incontro è stato occasione di approfondimento di una delle tematiche oggetto di lavoro, inerente agli stili di vita. È stato esplicitato il concetto di “carbon footprint”, ossia il modo in cui le nostre scelte quotidiane impattano sulle emissioni in atmosfera di CO2 e degli altri gas serra. Ma il concetto è molto più complesso di quanto potrebbe credersi.
La nostra “impronta” incide su tre livelli di emissioni:
- dirette, ossia le emissioni in atmosfera che derivano dalle nostre attività quotidiane
_ riscaldamento, trasporti, acqua calda; - indirette, che derivano dalle attività necessarie a produrre elettricità, energia, teleriscaldamento;
- derivanti dal “ciclo di vita” delle diverse produzioni
_ abbigliamento, tecnologie, edilizia e così via.
Questa consapevolezza dovrebbe spingerci ad una riflessione profonda su quanto ogni singolo gesto, anche il più impensabile porta con se un’impronta, più o meno pesante, che impatta sull’ecosistema e genera effetti molteplici ed interconnessi.
L’importanza della formazione ambientale
Mentre ascoltavo l’esperto raccontarci come si misura l’impronta ambientale di ciascuno di noi mi prefiguravo che ogni abitante della terra lasciasse la sua impronta, più o meno invadente, più o meno impattante, fino a trasformare il mondo in un’enorme malsana pozzanghera. È stato un pugno nello stomaco. Ho sperato che queste impronte potessero trasformarsi in farfalle, leggere e colorate, capaci di annullare questo tragico impatto.
Ho ragionato che la formazione ambientale dovrebbe essere un obbligo per tutti, perché è solo dalla consapevolezza che può nascere la spinta al cambiamento e il coraggio, come singoli e come collettività, come cittadini e come governi, di assumere scelte magari non facili, forse impegnative, di certo coraggiose, in grado di incidere realmente su un’inversione di tendenza oramai improcrastinabile e non più rinviabile.
Le conclusioni e il Report 2023
Mi è apparso chiaro come anche l’Assemblea Permanente sul Clima non è semplicemente un’occasione di progettualità concreta e fattiva ma è innanzitutto occasione di cambiamento di approccio e di visione, da cui partire e da trasmettere e propagare. La seconda parte della giornata è stata dedicata alla presentazione del report 2023 e dei progetti presentati all’Amministrazione Comunale. Il Report, che contiene tra l’altro anche i cinque progetti 2023, merita un approfondimento.
Per maggiori informazioni
REPORT 2023 >
Milano Cambia aria >
Abbiamo condiviso con piacere alcune delle foto più significative del nostro secondo incontro. Nel caso desideriate diffonderle sui social vi incoraggiamo caldamente a taggare la pagina del comune @comune_milano utilizzando gli hashtag indicati di seguito.
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Un caro saluto e a presto
Il Team Milano Cambia Aria