Superare le attuali diseguaglianze
FRANCO MIRABELLI • Vicepresidente GRUPPO PD al Senato e componente Commissione Parlamentare Antimafia
Una recente ricerca svolta da Oxfam certifica che in Italia il 10% della popolazione detiene i 3/5 delle ricchezze del Paese. Questa concentrazione di ricchezza è aumentata dal 2010 a oggi di oltre il 7%. La stessa ricerca racconta che poco più di 2,2 milioni di famiglie italiane, per un totale di 5,7 milioni di individui, vivono in condizioni di povertà assoluta. Quasi il 10% degli italiani è quindi in povertà assoluta. Ancora si registra tra il 2019 e oggi una diminuzione del potere d’acquisto dei salari del 10%.
Il quadro che emerge è di un Paese in cui i ricchi diventano sempre più ricchi e le altre persone, ceto medio compreso, scivolano verso il basso. Perdono potere d’acquisto. Continuano quindi a crescere le diseguaglianze. La destra che le ha usate per alimentare rabbia e invidia sociale, oggi al governo le ha dimenticate. Ha rinunciato a qualunque politica di equità. Anzi con l’abolizione del reddito di cittadinanza e le sue politiche fiscali rischia di aumentare le iniquità.
Di fronte al progressivo e inaccettabile aumento delle distanze tra pochi ricchi e gli altri, un fenomeno mondiale che si traduce anche nel peggioramento delle condizioni e delle prospettive di vita per tanti, la lotta alle diseguaglianze deve qualificare la sinistra.
Nuove politiche sociali contro le diseguaglianze
Il tema della giustizia sociale è più che mai attuale. Deve tornare a essere un obbiettivo fondante per le forze democratiche che può far incontrare culture e storie diverse. Ma soprattutto è la questione decisiva per tornare a rappresentare tante e tanti che sentono la politica distante ed estranea. Certo la lotta alle diseguaglianze va declinata guardando a ciò che le determina oggi, in questo tempo. Il lavoro precario, i salari bassi, la difficoltà crescente ad accedere alle prestazioni sanitarie o a una abitazione sostenibile, sono fattori che determinano più di altri l’aumento delle diseguaglianze. Creano il peggioramento delle condizioni di vita per tanti.
È su questo che la sinistra italiana ed europea deve saper costruire politiche pubbliche credibili. Deve avvenire tanto più oggi. Trump e i suoi alleati nel mondo stanno teorizzando e praticando una idea che considera un peso insostenibile ogni intervento pubblico anche sullo stato sociale. L’attenzione ai problemi concreti, la credibilità delle proposte per affrontarli e la necessità dell’intervento publico per proteggere le persone devono essere i cardini della proposta della sinistra.
Serve mettere le persone e le loro condizioni di vita al centro della proposta politica. Bisogna occuparsi meno di discussioni spesso autoreferenziali su come organizzare il campo e le forze politiche. È necessario costruire più consenso tornando in sintonia con i tanti che non si sentono più rappresentati. Sono persone che chiedono attenzione e protezione. Salario minimo, difesa della sanità pubblica, politiche fiscali eque sono tra le proposte che danno sostanza e credibilità a una battaglia sacrosanta. Permettono di superare le diseguaglianze. È un tempo in cui, guardando agli Usa, le scelte si orientano verso gli interessi dei più forti. E cancellano le politiche pubbliche.
Pubblicato su Avvenire il 28.01.25